Nella mia esperienza quotidiana di parlare in pubblico, ho preso parte spesso ad eventi e manifestazioni in qualità di presentatrice o di moderatrice.

In particolare, negli spettacoli a teatro o come relatrice nelle conferenze, sono scesa dal palco, girando con il microfono in sala per rendere più dinamica la situazione, per aumentare la percezione di familiarità e per tenere accesa l’attenzione.

Ho sperimentato talvolta l’effetto sorpresa di arrivare sul palco, salendo dalla platea.

Ho notato, in quelle occasioni che gli astanti rimanevano piacevolmente colpiti da questa mossa inaspettata, da quello che può definirsi ingresso col botto!

Dal momento che è una modalità inusuale, deve essere ovviamente calibrata, perciò è bene non abusarne.

Una volta sul palco, se cerchiamo di attirare l’attenzione facciamo alcuni passi in avanti.

Se invece vogliamo allentare una situazione di tensione, facciamo qualche passo indietro.

Compito dell’oratore, su o giù dal palco, resta sempre quello di stabilire un rapporto di empatia e vicinanza, specie in un luogo grande e dispersivo.

Ecco cosa c’è, oltre le parole.

 

La Postura

Un bravo oratore si colloca al centro del palco e in piedi, cercando di evitare barriere di separazione.

La postura che assumi parlando, deve essere in armonia con quello che dici, deve esserci coerenza tra contenuto e forma, tra quello che dici e come lo dici.

La postura deve trasmettere professionalità, sicurezza, spontaneità.

Cosa devi fare per dare il giusto messaggio:

  • Stare con le gambe leggermente divaricate (alla stessa larghezza delle spalle) è simbolo di naturalezza.
  • Piegarsi leggermente in avanti con le mani tese verso il pubblico è simbolo di trasparenza ed onestà.
  • Dopo aver fatto una domanda al pubblico, indietreggiare stando in silenzio ti aiuta a creare suspense.

Cosa evitare:

  • Non mettere le braccia dietro la schiena (segno di autorità).
  • Non mettere le mani in tasca (segno di informalità eccessiva).
  • Non incrociare le braccia o giocare con parti dell’abbigliamento o con gli accessori (segno che ci si vuole difendersi dagli altri.
  • Non incrociare gambe e caviglie (segno di voler mantenere la distanza)
  • Non dondolare con il corpo.

Se ciò che desideri è capire come comunicare al meglio delle tue possibilità, chiedi aiuto a chi ha scelto di farlo per mestiere!

Beatrice

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