È arrivato il tuo momento…!

Qualcuno ti ha chiesto di preparare un intervento, ma non hai mai parlato in pubblico prima d’ora.

Hai finalmente ottenuto un incarico che sognavi da tempo ma ti verrà conferito nell’ambito di una cerimonia in cui dovrai fare un breve discorso di ringraziamento.

Sei uno studente alle prese con la tesi da discutere in pubblico.

…. e potrei continuare all’infinito.

Sono davvero tanti i casi in cui viene richiesta la capacità di esprimersi davanti ad una platea e spesso l’ansia che si innesca è talmente forte da non farci più vivere bene.

Devi ribaltare la situazione. Come?

Ti aiuto io!

Punto 1. Il materiale va preparato con largo anticipo.

Solo in questo modo l’argomento può essere assorbito, memorizzato, elaborato più facilmente, arricchito progressivamente con dettagli, approfondito, fino a prevedere domande e obiezioni del pubblico.

Metabolizzare i contenuti che dovrai esporre, vuol dire acquisire maggiore disinvoltura con l’argomento in questione e quindi sicurezza.

Chi invece prepara frettolosamente una relazione, o, peggio, se la fa scrivere da qualcun altro, sarà impacciato, insicuro.

Punto 2. Anche la Metacomunicazione è importante.

Come acquisire abilità comunicative?

Dando risalto anche al linguaggio non verbale.

Chi ha poca esperienza, invece, si concentra più sulle parole che sul corpo, ricordando l’insegnamento delle antiche Scuole di Retorica dei Sofisti, per cui, un vero oratore doveva assumere una postura dritta e rigida ed esporre il proprio discorso in modo raffinato, ricco di termini aulici e ricercati.

Ma attenzione!

Molti esperti del settore comunicativo, come i formatori di PNL, da sempre, attribuiscono grande importanza al linguaggio non verbale, così come stabilito dal Metodo 55-38-7 di Albert [Mehrabian], di cui mi occupo nel libro “Fabbrica della Comunicazione. Il Linguaggio dei Media” [Acquista il Libro]

Prendendo queste percentuali come valide in senso assoluto, si ritiene che l’efficacia comunicativa dipende

  • per il 7% dalle parole (linguaggio verbale)
  • per il 38% dal tono della voce
  • per il 55% dal linguaggio del corpo (non verbale).

Tuttavia va detto, per completezza d’informazione che questo Metodo è stato fortemente criticato, anche dall’Autore stesso.

Pur rimanendo saldi sul fatto che il linguaggio non verbale sia fondamentale, non tutti i professionisti che operano in questo ambito sono concordi sull’importanza di queste percentuali.

Ulteriore approfondimento

QUANTO CONTANO LE PAROLE?

Se sei alle prime armi, ma sei deciso a colpire il tuo pubblico, chiedi consiglio a chi ha fatto del parlare in pubblico il suo mestiere!

Beatrice