Il presupposto è “ognuno ha qualcosa da vendere”.

Lo facciamo sempre, perché vendere qualcosa è come vendere se stessi.

E non c’è nulla di cui vergognarsi nel prenderne coscienza.

Lo facciamo anche inconsapevolmente quando cerchiamo di farci amare dal nostro partner, dai figli, dagli amici.
Vogliamo essere amati, accettati, compresi.

E tutto questo può essere trasferito nel lavoro, in azienda ed anche – e soprattutto – se si vuole parlare in pubblico.

Dal momento che si è sul palco, si sta vendendo qualcosa e, seguendo un vecchio adagio nella comunicazione… “Se il prodotto non c’è, il prodotto sei tu!”

La vendita dev’esser fatta al meglio, mettendo in campo competenze e possibilità.

Vuoi far conoscere il tuo brand?

Comunicalo!
Sii sempre sicuro, chiaro e comprensibile.

Stai proponendo un servizio?

Chi ti ascolta deve essere convinto di te!

Sii sempre convincente.

 

Come?

Con lo storytelling.

Raccontare una storia, infatti, rende più semplice e chiaro lo scopo da raggiungere eproprio come faresti nel raccontare una fiaba, la storia ha specifiche peculiarità: gli ostacoli devono essere superati per giungere alla meta.

Nella trama il protagonista ha un desiderio da raggiungere ed un ostacolo che gli impedisce di realizzarlo.

Quando non c’è più nulla da fare, qualcuno entra nella storia invitandolo a fare qualcosa e suggerendogli un piano, per evitare il fallimento e raggiungere il successo.

La cosa più difficile semmai è capire:

  • cosa vuoi davvero?
  • hai chiara la tua visione ed il tuo fine?
  • quali sono gli ostacoli?

Se vuoi apprendere competenze comunicative rivolgiti a chi lo fa per mestiere da molti anni.

Beatrice

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