Cos’è la Paura?
È un’emozione di difesa che si genera nell’individuo in vista di una situazione di presunto o reale pericolo, oppure dal ricordo di esso o ancora come costruzione mentale.

Spesso è accompagnata da sintomi fisiologici che predispongono la persona – che si trova davanti alla situazione ritenuta rischiosa – ad un comportamento o di sfida o di fuga: il soggetto cioè può desiderare di affrontare la paura oppure può evitarla oppure può restare immobile, statico ponendo attenzione e pensiero alla situazione di difficoltà.

Quando lo stato di paura si protrae nel tempo, genera stati psicopatologici che causano modificazioni comportamentali che non hanno nulla a che vedere col pericolo ma con il terrore che si possano verificare situazioni (anche normali) che tuttavia, vengono vissute come disagi interni.

La paura perde la sua funzione primaria, ancestrale e connessa alla conservazione della specie e diventa espressione di uno stato mentale disturbato.

L’ansia è un’emozione intensa e frequente caratterizzata da sensazioni di tensione, preoccupazioni, minaccia che determinano un disagio importante nel funzionamento personale, sociale, lavorativo, della persona.

I disturbi d’ansia
L’ansia determina uno stato di agitazione che, se vissuto a piccole dosi, attiva ed allerta la persona in situazioni di pericolo ed in quelle in cui occorra un aumento di attenzione (esempio prima di un’interrogazione a scuola o in caso di pericolo improvviso in automobile): in tal caso questa reazione emotiva non è anomala e disfunzionale, ma è una manifestazione normale che prepara ed attiva la persona dinanzi a una certa situazione che richiede specifiche reattività.

In questo caso quindi vi è un innalzamento della vigilanza, dell’aumento del battito cardiaco, del respiro, del tono della muscolatura, tutte cose che mettono l’organismo all’erta riguardo ad una probabile esigenza di reazione.

L’ansia è una difesa intrinseca all’istinto di conservazione, che avverte ed attiva tutte le parti dell’organismo, prima che il pericolo arrechi un danno o prima di una specifica azione.

Quando, tuttavia, essa aumenta in modo eccessivo, diventa un’esagerata (e spesso surreale) preoccupazione, rispetto alla reale situazione che si sta vivendo.

I Disturbi d’Ansia si manifestano come caratterizzati da una eccessiva e continua iperattivazione ed ipervigilanza sugli eventi esterni e – contemporaneamente – da un profondo senso di impotenza e totale indifesa da essi.

Quando si manifestano queste condizioni, la reazione ansiosa non è più adattiva, ma, aumentando di intensità e frequenza, genera ulteriori disturbi d’Ansia in cui la persona non riesce più a la propria emotività e ad affrontare anche le cose più semplici.

Come si manifesta l’ansia?
Con un forte e permanente disagio psicologico caratterizzato da reazioni di fuga, paura intensa, incapacità di fare cose semplici, evitamento, sintomi psicofisici (nausea, pallore, sudorazione, tachicardia, sensazione di soffocamento, vertigini).

Ma può recare con sé anche altri disturbi come abuso o Dipendenza da alcol o da altre sostanze, disturbi dell’umore o del sonno, problemi sessuali. Disturbi che – con il passare del tempo – possono cronicizzarsi, con il pericolo di aumentare disagi e disfunzionalità.

Cos’è l’attacco di panico?
Si manifesta in un momento preciso ma inaspettato, durante il quale vi è l’insorgere improvviso di uno stato di paura intensa o terrore, associati ad una percezione d’imminente catastrofe (questo disturbo può essere accompagnato o meno da Agorafobia).

Sintomi: palpitazioni, dolore al petto, sensazione di asfissia o di soffocamento, paura di impazzire o di morire, di perdere il controllo.

L’agorafobia è spesso associata agli Attacchi di Panico, si manifesta come un’ansia verso luoghi o situazioni da cui è difficile allontanarsi, o in cui potrebbe non esserci aiuto in caso di improvviso ed eccessivo panic

Parlo di questo argomento anche nel libro È Tossico: Viaggio nelle Dipendenze e nei Comportamenti Devianti

Beatrice