Comunicare in modo assertivo permette di esprimere idee e stati d’animo in modo diretto, aperto e onesto, consentendo di assumersi la responsabilità delle azioni senza giudicare, o incolpare gli altri.
Gli stili di comunicazione sono tre.
♦︎ Passivo.
Le persone temono di dire No perché hanno paura del giudizio degli altri e faticano ad esprimere le proprie opinioni anche se sanno di aver agito in modo corretto.
Esempi: “spero di non annoiarti” o “ti rubo solo 5 minuti”.
♦︎ Aggressivo.
Le persone tendono a giudicare gli altri, a svalutarli, ad ascoltare poco e, con il passare del tempo, questo modo rovina le relazioni.
Esempi: “come al solito hai sbagliato” o “te lo avevo detto”.
♦︎ Assertivo.
Le persone assertive riescono a rispettare sia i bisogni degli altri che i propri cercando di ascoltare e negoziare in modo da trovare una soluzione che sia soddisfacente per tutti.
Strategie di assertività.
1. Ascolto Attivo. La riformulazione.
Ripeti quello che ti viene detto per vedere se hai ben compreso e formulando domande sugli aspetti poco chiari.
2. Parlare in prima persona.
Quando parli in prima persona, gli altri capiscono più chiaramente che stai esprimendo un bisogno o una necessità.
3. Esprimere le esigenze in modo chiaro e conciso.
Per facilitare gli altri a comprendere le tue ragioni cerca di esprimerle in modo concreto riferendoci a fatti reali e circoscritti.
Esempio: ” vorrei che tu fossi più attento nel tuo lavoro”
può confondere il nostro interlocutore e spingerlo a porsi alcune domande come:
a che cosa si riferisce?
a quale parte del lavoro?
Rivediamo la frase in modo assertivo:
♦︎ “da un mese stai consegnando lavori in ritardo” oppure “le ultime relazioni avevano errori grammaticali” (comportamento).
♦︎ “sono preoccupato per te, so che sei una persona precisa” (emozioni e valutazione positiva della persona).
♦︎ “mi piacerebbe poterne parlare con te per capire come affrontare questa situazione” (bisogno).
♦︎ “cosa ne pensi se ne parliamo questo pomeriggio?” (proposta)
4. Comunichiamo i NO efficacemente:
Ci sono alcune situazioni in cui ti viene richiesto un contributo nella vita lavorativa o privata che crea difficoltà, dunque, come fare a dire no?
Quali ne saranno le conseguenze?
Esempio: “non posso fermarmi oltre l’orario di lavoro perché per stasera ho già preso un impegno”
Accompagna il rifiuto con una proposta:
“che ne dici se riguardiamo insieme il documento domani mattina?”
5. Fai attenzione al linguaggio non verbale:
L’assertività passa anche dal linguaggio del corpo, perciò fare attenzione alla postura: una posizione di apertura, un’espressione del viso, un tono di voce fermo sono cose da considerare.
“Fabbrica della Comunicazione. Il Linguaggio dei Media” è il libro per comprendere ulteriormente i meccanismi della comunicazione, approfondendone le dinamiche.